Viviamo in un mercato che ci ha abituato al 2×1, ovvero paghi 1 e prendi 2 e, dal 2008, la ricerca del prezzo più basso è un fenomeno dilagante. Occorre fare attenzione, la Cina, che è un Paese che frequento dal 2006, insegna.
Un prezzo basso è sempre allettante ed è tanta la voglia di “fare un buon affare” che raramente ci si ferma a riflettere: ma come è possibile che questo oggetto costi meno di un analogo oggetto se siamo in un mercato aperto e libero? E’ possibile che esistano margini di guadagno così elevati?
La risposta di un imprenditore e di un costruttore che ha esperienza è: no ! c’è qualcosa che sfugge. Per fare buoni affari occorre accordarsi con chi compra. Non esistono altre vie e non esistono i clienti che pagano di più del prezzo più basso che riescono a spuntare utilizzando mille escamotage.
Però c’è sempre chi vuole pagare meno e ancora meno e non c’è limite.
Seguendo questo principio del “cheapest price” il proprietario di questo Marina cinese, di mia conoscenza, ha scelto, senza alcun dubbio, la soluzione “cheaper” (la meno costosa).
Poi, alla festa di inaugurazione del Marina, un gruppo di persone è finito in acqua. Per rara fortuna, nessuno ha avuto conseguenze gravi, solo un bagno fuori stagione.